Il Giardino didattico "Erminio Ferrarini"
Il Giardino di Pomona
Inaugurazione, Aulla, 4 Giugno 2006


Il progetto di questo giardino è iniziato nel 2000 e di anno in anno si è rinnovato ed evoluto nell’ambito di più articolati progetti di educazione ambientale che ci hanno portato oltre che alla sua graduale realizzazione, all’organizzazione di sei convegni, in cui noi alunni, ci siamo misurati  in qualità di relatori con studiosi locali e  docenti universitari, di quattro mostre collegate ai temi dei convegni, e di numerose serate dedicate alle osservazioni astronomiche.
Il progetto che prevedeva il recupero delle aiuole e del cortile della scuola, che si trovavano in uno stato di completo degrado, nel corso degli anni ha subito alcuni cambiamenti dovuti a revisioni nella programmazione ed all’ampliamento dell’edificio scolastico con la costruzione di una nuova ala, che ha comportato la distruzione di aiuole ed il temporaneo abbandono di altre, che si erano venute a trovare nel  cantiere stesso.
In quest’ultimo anno abbiamo realizzato due nuove aiuole grazie al finanziamento concesso dalla provincia al nostro progetto  “Il Giardino di Pomona” collegato al precedente “La Pomona Lunigianese”, alla collaborazione dell’Istituto Agrario Fantoni di Soliera, in particolare del prof. Paolo Peparini, dell’Amministrazione comunale di Aulla ed in special modo del vicesindaco Paolo Vasoli, e all’attenzione dell’assessore Claudio Baldassini del Comune di Podenzana .
Il  percorso del Giardino si apre con un’aiuola di piante aromatiche e un’aiuola di briofite e crittogame vascolari, poste ai lati dell’ingresso dell’edificio scolastico, dal giardino delle camelie, dove si trovano piante di camelie a fioritura primaverile ed autunnale, situato di fronte all’ingresso, da un’aiuola di piante medicinali su un lato del perimetro del cortile.
 Nel perimetro del cortile che costeggia la Magra, l’aiuola prosegue col 
Giardino di Pomona, che inauguriamo oggi, e rappresenta una piccola collezione di varietà da frutto autoctone lunigianesi; per ognuna ne abbiamo piantate almeno due per un totale di 25 piante. Il fico monaco della Lunigiana, il melo rotello, il binotto, il maggese, il limoncella, il manzon da noi detto “poma verde”, il pesco birindella, il pero burrò, il susino di San Giovanni ed il massina, il ciliegio durona ed il gambo lungo.
Probabilmente per il prossimo anno riusciremo a piantare anche la musa bò di Zeri, un’antichissima varietà raffigurata anche nei fregi delle quattrocentesche finestre del castello Malaspina di Massa.
Sempre su questo lato del cortile abbiamo realizzato, quest’anno, un’altra aiuola, (alla vostra sinistra), con ortensie, peonie arbustive, biancospino (spirea), lillà, melograni, un albero di giuda, un melo cotogno, fiori d’angelo, rosa banksiae, un calicantus, un gelsomino giallo d’inverno, quelle varietà che abbellivano i giardini della Lunigiana degli inizi del ‘900 e l’abbiamo chiamata “giardino Lina Duff Gordon e Aubrey Waterfield”, in onore e ricordo dei coniugi inglesi che realizzarono, proprio agli inizi del ‘900 degli splendidi giardini alla fortezza della Brunella, mai dimenticati ed irrimediabilmente distrutti dai drastici restauri subiti dalla fortezza (quest’anno il convegno trattava anche di castelli ed alcuni compagni avevano parlato proprio della Brunella). Queste ultime due aiuole ed alcune delle precedenti sono state realizzate per quanto riguarda la struttura con il consistente impegno del Vicesindaco Vasoli e  dell’assessore Magrini e per quanto concerne l’aspetto botanico grazie all’aiuto degli alunni e degli insegnanti dell’Istituto Agrario di Soliera, ed in particolare del Prof Paolo Peparini,  mentre per le prime aiuole ci siamo avvalsi della collaborazione del Prof. Capineri, un botanico lunigianese. Sul lato del cortile lungo l’Aulella abbiamo alcune piante da giardino, bulbose a fioritura primaverile, ed una parte dedicata alla macchia mediterranea, che ci regala sempre le splendide fioriture del cisto.
Come tutti i giardini il nostro giardino è in evoluzione e quello di oggi più che un punto di arrivo è la partenza di una nuova tappa, perché la cura la manutenzione di quanto realizzato e la rivisitazione delle scelte fatte è essenziale perché ciò che si è fatto abbia significato e trasmetta a tutti un messaggio positivo. Speriamo quindi che chi ci ha aiutato fino ad oggi continui anche in futuro.
Ci piace inoltre ricordare che qui si trovavano, preceduti dal Viridarium del palazzo Centurione, gli orti di Aulla che abbiamo visto nelle stampe seicentesche e nelle vecchie cartoline di Aulla, e dei quali abbiamo letto, all’inizio del  nostro lavoro sulla Pomona Lunigianese, negli scritti del Prof. Giulivo Ricci, del prof Luigi Ceresoli  e del dott. Duino Ceschi , “Gli orti di Jo’”, gli orti dell’Abbazia, quelli lungo l’Aulella veri e propri giardini di fiori e verdure,  ed a quanti li curarono e li amarono i Domenico, Erminia, Ernesto, Antonio, Nilde ….. oltre che al Professor Erminio Ferrarini  vogliamo dedicare questo nostro lavoro perché ciò che li accomuna fu l’amore per la Lunigiana e per la natura.
                                                                                                                                              Gli alunni delle classi 1°A e 3°D e
                                                                                                                                  le insegnanti Maura Quartero e Ubalda Novelli